Una decisione presa a migliaia di chilometri dalla Malesia – negli uffici della US Food & Drug Administration (FDA) – potrebbe avere profonde ripercussioni sul futuro del settore dell’olio di palma.
La FDA ha infatti deciso di vietare gli oli vegetali parzialmente idrogenati a causa dei preoccupanti livelli di grassi trans che contengono. Questo tipo di grassi viene diffusamente considerato dagli scienziati come un fattore fortemente negativo per la salute e il benessere.
L’olio di palma è un sostituto naturale e sano dei grassi trans – perché la sua composizione semi-solida ne consente l’uso per lo stesso scopo nell’alimentazione, ma senza i principali aspetti negativi per la salute.
L’olio di palma non contiene grassi trans – la sua composizione non richiede l’idrogenazione parziale (a differenza degli oli liquidi, come quello di colza). Questa opportunità per l’industria dell’olio di palma potrebbe estendersi, dato che le autorità europee stanno valutando se introdurre o meno restrizioni ai grassi trans, sulla scia degli Stati Uniti.
Sia negli Stati Uniti che in Europa sono ancora molto diffuse le affermazioni denigratorie e superficiali contro l’olio di palma, ma forse questa nuova decisione di alto profilo che bandisce i grassi trans, è l’opportunità di cui l’olio di palma aveva bisogno per migliorare la propria immagine e, con essa, forse anche la quota di mercato. Sarà sicuramente necessario esercitare qualche pressione per convincere anche l’Europa ad adottare questa misura.
La comunità dell’olio di palma malese è sempre stata sinonimo di un prodotto di alta qualità, ottenuto in modo responsabile. In aggiunta a questo riconoscimento, ora abbiamo l’opportunità di dare un contributo positivo per la salute dei consumatori nei mercati di tutto il mondo, mettendo in evidenza i benefici dell’olio di palma come sostituto dei grassi trans.
Un cambiamento che può aiutare a proteggere la salute delle persone in tutto il mondo. La FDA ha indicato la strada, altri ora dovrebbero seguirla.